NOI NON ANDREMO A VEDERE AUSCHWITZ

Nel Caffè letterario 2018 il mio gruppo si è dedicato al libro dell'autore francese e abbiamo deciso di presentare il ruolo della Polonia e l'ossimoro tra il nostro viaggio e il titolo del libro. Nel libro il tema polacco è molto sentito dai protagonisti che viaggiano per la per lo stato alla ricerca delle loro radici. Essa viene spesso criticata per il ruolo che ha avuto durante la seconda guerra mondiale e per le tracce di essa che continuano a vedersi adesso. Nonostante vengano mostrate diverse sinagoghe e gruppi di ebrei che cercano di mantenere viva la memoria delle vittime, i polacchi vengono ancora descritti come anti-semiti, come un popolo che ha deciso di non ricostruire il ghetto ebraico distrutto in quegli anni e che cerca ancora di scaricare la colpa, senza prendersi la responsabilità. Per parlare di ciò ci siamo appoggiati anche su fatti storici come i massacri dopo la fine della guerra o le nuove leggi, ma abbiamo voluto anche supportare l'idea che non bisogna mai generalizzare e che mai quanto in Polonia ci siano stati tanti Giusti.

Per quanto riguarda il secondo tema, i protagonisti vanno in Polonia per fare le loro ricerche, molto approfondite, ma si rifiutano di andare ad Auschwitz siccome ora ha perso la sua importanza a causa dell'eccessivo interesse dei media. Abbiamo sottolineato invece come noi stavamo partendo per Auschwitz ma come il nostro viaggio non sarebbe stato solo un appuntamento obbligato della vita, bensì avremmo preso spunto dai fratelli Dres e avremmo visto questi luoghi accompagnati da ricerche e riflessioni personali.

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