PIAZZA DEGLI EROI, CRACOVIA

Durante il Viaggio della Memoria ai campi di concentramento di Auschwitz e Birkenau in Polonia, abbiamo visitato la città di Cracovia, in particolare il ghetto ebreo creato durante la seconda guerra mondiale dai nazisti per isolare gli ebrei dal resto della città. Il quartiere ebraico storico è quello di Kazimierz, oggi patrimonio mondiale dell’umanità dell’Unesco. Il quartiere conserva ancora oggi le sinagoghe tipiche, le case di preghiera e le abitazioni nelle quali viveva la comunità ebraica. Con l’occupazione tedesca della Polonia e l’istaurazione del Governatorato Generale di Cracovia, gli ebrei vennero isolati ed emarginati nel ghetto del quartiere di Podgórze. Gli ebrei vennero trasferiti qui per motivi logistici, in quanto in un luogo poco lontano si trovava la zona industriale, nelle cui fabbriche avrebbero lavorato (quartiere di Zabłocie). Il ghetto venne prima diviso in due settori, uno comprendeva le persone abili al lavoro, l’altro quelle considerate inutili, che andavano eliminate. Successivamente, la notte tra il 13 e il 14 marzo del 1943 il ghetto venne liquidato e i sopravvissuti vennero mandati nei vicini campi di lavoro forzato e stermino, come ad esempio quello di Płaszów.

Il trasferimento del ghetto a Podgórze sull'altro lato della Vistola e sui campi di concentramento ha condotto la maggior parte degli ebrei verso la morte ad Oświęcim.
Kazimierz è diventato oggi un centro culturale ebreo, che offre cucina tipica ebrea, musica klezmer ogni sera ed un importante luogo della memoria.

La deportazione degli ebrei ha avuto il suo momento culminante nella Piazza degli Eroi del Ghetto, dove qualche anno fa è stato inaugurato un monumento commemorativo in onore dei deportati.

L’installazione commemorativa in Piazza degli Eroi del Ghetto (Plac Bohaterów Getta), ex piazza della Concordia, rappresenta grandi sedie di metallo per ricordare la liquidazione del ghetto avvenuta nel marzo del 1943.
In questa piazza furono uccise circa 1000 persone, tra anziani, malati, donne e bambini; le persone in grado di lavorare vennero invece trasferite nei campi di concentramento di Auschwitz e di Płaszów, vicino a Cracovia.

Oggi tutta la piazza è diventata il memoriale per gli ebrei di Cracovia. Progettato dagli architetti locali Piotr Lewicki e Kazimierz Latak, il memoriale si compone di sessantotto sedie vuote disposte a intervalli regolari in uno spazio aperto: un ricordo di oggetti personali, di mobili, bagagli che hanno disseminato la piazza dopo le deportazioni finali e la demolizione del ghetto fra il 1942 e il 1943. Gli artisti si ispirarono a una fotografia d'epoca in cui una bambina, probabilmente allo scuro di ciò che stava accadendo, sta trasportando una sedia (la sedia che utilizzava a scuola) durante lo spostamento di massa degli ebrei.


In ricordo di quei giorni ogni anno viene fatta una marcia simbolica la prima domenica successiva al 13 marzo.





                                                                                                                                            

                                                                                                                                      Elisa Landoni


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