IL NOSTRO VIAGGIO: IN TRENO PER LA MEMORIA















In questo post si parlerà del viaggio in treno della nostra classe verso Cracovia, organizzato dai sindacati CGIL, CISL e UIL. 

Siamo partiti il giorno 22 marzo 2018 dalla Stazione Nord di Busto Arsizio per raggiungere con il treno la stazione di Milano Centrale, punto di ritrovo per tutte le scuole che avrebbero partecipato al viaggio della memoria. 

Una volta arrivati siamo stati subito avvisati che il treno avrebbe ritardato di circa un’ora ma nel corso della giornata purtroppo le ore di attesa sono diventate cinque a causa di un guasto. Infatti, soltanto alle cinque e mezza siamo potuti finalmente salire sul treno che ci avrebbe poi portati a Cracovia. Le ore di attesa in stazione sembravano infinite ma abbiamo utilizzato parte del nostro tempo visitando il memoriale della Shoah, situato a pochi metri di distanza dalla stazione. Ovviamente non sono mancati momenti di svago in cui abbiamo potuto chiacchierare fra di noi, ascoltare la musica e mangiare approfittando di bar e ristoranti all’interno della stazione.

Una volta saliti sul treno ci siamo sistemati ciascuno nella cuccetta che ci era stata assegnata precedentemente dagli organizzatori del viaggio e, consapevoli del fatto che il tragitto sarebbe durato ben 22 ore, ci siamo attrezzati portandoci con noi carte, giornali e riviste per passare il tempo.

Inoltre la stessa comunità di viaggio ha organizzato delle attività e dei laboratori per i ragazzi, come il caffè letterario durante il quale alcuni di noi hanno potuto esporre davanti agli altri passeggeri il contenuto e il messaggio di alcune graphic novel che avevamo letto a scuola per prepararci a questa esperienza, quali “Noi non andremo a vedere Auschwitz” di Jérémie Dres e “La seconda generazione” di Michel Kichka. Su una carrozza del treno poi è stata allestita una vera e propria biblioteca con a disposizione alcuni libri che potevamo prendere in prestito. Durante le altre attività abbiamo anche potuto leggere frammenti della testimonianza di Charlotte Delbo, scrittrice francese che fu deportata nel campo di Auschwitz. 

Il viaggio procedeva con tranquillità quando però verso sera, ci siamo accorti che sulla nostra carrozza non funzionava la luce e nemmeno l’impianto di riscaldamento. Ciò ha provocato malumori in alcuni passeggeri, tanto che una volta giunti a Verona, alcuni di questi hanno preferito scendere dal treno. Al contrario, noi abbiamo preferito restare e non rinunciare al nostro viaggio. È stata una scelta saggia, dato che dopo qualche ora i tecnici hanno sistemato i problemi e abbiamo potuto trascorrere la notte al caldo. Siamo arrivati alla stazione di Cracovia dopo pranzo, un po’ stanchi ma comunque felici di essere giunti a destinazione, pronti per iniziare una nuova esperienza.

Il viaggio di ritorno del 26 marzo  fortunatamente è stato meno problematico e abbiamo avuto la percezione che sia passato più velocemente. Una volta giunti alla stazione di Busto Arsizio abbiamo potuto rivedere le nostre famiglie e raccontare loro le nostre impressioni.


                                                                                                                                    Alessia Bianchini

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