LA TREGUA

Titolo: La Tregua
Autore: Primo Levi
Anno: 1963
Genere: letteratura memorialista
Lingua originale: italiano



Nel libro “La tregua” pubblicato nel 1963, Primo Levi racconta il percorso che da Auschwitz lo ha riportato alla sua città di Torino.
Essendosi ammalato di scarlattina gli ultimi giorni prima dell’arrivo dell’armato russa, Levi viene condotto all’ospedale del campo dove vi rimarrà fino all’arrivo deis ovietic che libereranno il campo il 27 gennaio 1945. Non compie cosi la marcia della morte ma dal momento della liberazione Levi inizia a narrare la sua storia, il suo viaggio di ritorno. Nelle diverse tappe dove vive con i prigionieri e ebrei italiani ritrova anche persone che lo avevano aiutato dentro al campo di Auschwitz come Cesare e Galena.
Subito dopo la liberazione lavorerà a Katowice dove ritroverà Cesare di cui già aveva anche raccontato nel libro “Se questo è un uomo”. Cesare sarà fondamentale per Levi perché grazie alle sue capacità di commercio spesso riuscirà ad ottenere del cibo in più barattando quei pochi oggetti che avevano con le popolazioni dei paesi in cui sono costretti ad attraversare per tornare a casa. Dopo aver passato un paio di mesi nel centro profughi “Casa rossa” in Bielorussia si recherà in Ungheria e in Austria per poi giungere a Verona dove prenderà l’ultimo treno che lo riporterà a Torino. Arriverà il 19 ottobre 1945 otto mesi dopo la sua partenza da Auschwitz.
Il libro si conclude con una considerazione dell’autore che spiega che anche le cose più semplici come la famiglia e la casa gli appaiano quasi come un sogno o un momento temporaneo destinato a finire per tornare vivere nella realtà del campo. Prova “Un’angoscia sottile e profonda, la sensazione definita di una minaccia che incombe.” Che non riesce a permettergli di sentirsi al sicuro e di lasciarsi alle spalle questa tragedia.

                                                                                                                                    Giada Bianchi