STORIA DI UNA SOPRAVVISSUTA

Liliana nasce a Milano nel 1930 in una famiglia ebrea. Discriminata come “alunna di razza ebraica”, viene espulsa dalla sua scuola elementare, per questo motivo viene derisa ed umiliata dalle sue compagne. Viene deportata ad Auschwitz- Birkenau all’età di tredici anni, dove perde il padre e i nonni paterni.
Oggi ha tre figli e tre nipoti. Nel 1990 ha cominciato a raccontare la sua esperienza da sopravvissuta e ha ricevuto numerosi riconoscimenti e onorificenze per il suo impegno di testimone.“La memoria rende liberi”. (2015) Il suo libro .“La memoria rende liberi”(2015) raccoglie le memorie di Liliana partendo proprio dalla sua infanzia.
Nel gennaio 2018 è stata nominata senatrice a vita da Sergio Mattarella. Sono state poche le parole di Mattarella, ma volte a ringraziare Liliana: “Sono felice che abbia accettato, signora. L’ingresso in Senato di una persona con la sua storia e la sua forza morale avrà un significato importante per l’Italia.”A ottant'anni dalle leggi razziali imposte dal fascismo, il capo dello Stato voleva che a qualcuno tra gli ultimi testimoni di una così grande tragedia andasse il massimo tributo delle istituzioni.
Ciò che mi ha colpito di più di lei è stato il fatto che, nonostante tutta la sofferenza a cui è stata sottoposta, non ha mai parlato di odio o di vendetta, al contrario, ha sempre rappresentato un’ombra di speranza.




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